Civita Castellana – Al termine di Flaminia Civita Castellana - Livorno, match terminato 1 a 2, il primo protagonista a presentarsi in sala stampa è il tecnico di casa Giovanni Abate che fin da subito ha sottolineato l’ottima prestazione fornita dai propri ragazzi sebbene affrontassero una squadra sicuramente di maggiore qualità.
“Abbiamo rischiato pochissimo e abbiamo avuto anche qualche occasione per segnare, l’episodio che secondo me poteva cambiare la partita è quello sul fallo di Santiago (Ciganda ndr) che anticipa il difensore e viene fermato, puoi non fischiare, ma il fallo contro no. Quello era un episodio che poteva condizionare la partita indipendentemente dalla forza del Livorno che nessuno mette in dubbio e che sicuramente merita il primo posto. Io però ai ragazzi ho fatto solo i complimenti.”
Aldilà del risultato il Flaminia visto oggi è sembrato una squadra con ottime individualità e in grado di salvarsi: “Si assolutamente, sono d’accordo. Sabbiamo le qualità tecniche, umane e fisiche per portare a casa l’obbiettivo salvezza. Però dobbiamo pedalare perché è lunga e il girone d’andata sta già per finire. Io ho fiducia perché questa squadra può far molto bene.”
Davanti ai propri tifosi i rosso blu non sono ancora riusciti ad ottenere i tre punti in campionato, il dato tuttavia non sembra preoccupare troppo il tecnico: “Una logica non credo ci sia. Sia col Poggibonsi che oggi non meritavamo di perdere sebbene il Livorno sia molto più forte di noi. Loro hanno avuto più il dominio, ma su gli episodi siamo stati pari. È una situazione comunque da risolvere perché per noi i punti in casa sono fondamentali.
Sulle situazioni in cui il Livorno ha trovato i due gol Abate risponde: “Sul primo gol (Russo ndr) ha trovato un gran tiro che noi non dovevamo concedere così facilmente, lo avevamo detto anche in settimana. Nel secondo tempo abbiamo preso subito il secondo gol su una palla nostra persa e che dovevamo buttare via. Noi abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, ci sta di uscire con un risultato negativo, ma meritavamo qualcosa in più.”
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