Livorno – Quest’oggi nella sala stampa dello stadio Armando Picchi si è tenuta la conferenza di presentazione dei nuovi innesti del mercato invernale, alla presenza del presidente onorario Enrico Fernandez Affricano, del direttore sportivo Raffaele Pinzani e del club manager Igor Protti. Primo tra i 4 nuovi innesti è Andrea Luci, bandiera amaranto che si appresterà a iniziare quella che sarà la sua undicesima stagione con la maglia amaranto. Il centrocampista classe 1985 che ha vestito la maglia del Livorno in ogni categoria professionistica e adesso lo segue anche tra i dilettanti in Eccellenza dove indosserà la maglia numero 28.
Non ha bisogno di presentazioni e nel parlare è subito chiaro sugli accadimenti della sua ultima stagione in amaranto prima della parentesi di Carrara: “Parlare del passato non ne ho voglia, è stato un anno e mezzo difficile per me perché non sono potuto stare qua e ho trovato la disponibilità della Carrarese a farmi giocare a livelli importanti, voglio parlare del presente, sono molto contento di essere tornato a Livorno e ho sempre detto che il mio desiderio è quello di chiudere la carriera qua e sono legato alla città e sono tifoso, devo ringraziare Pinzani e Protti che hanno provato da agosto a riportarmi qua e non è stato possibile perché comunque dovevo portare rispetto ad una società che mi aveva accolto in maniera incredibile e andarmene a una settimana dalla chiusura del mercato non sarebbe stato giusto neni loro confronti e ho deciso di riparlarne a giugno ma c’è stata questa possibilità a dicembre e devo ringraziare quindi anche la Carrarese che senza il loro sì non sarei potuto venire. Non so neanche cosa dire, ho sempre seguito il Livorno, ho sempre tifato il Livorno e ho sempre sperato che non retrocedesse anche se alla fine è stata un bene la retrocessione perché siamo ripartiti con una società solida, che ha riportato un entusiasmo alla città che non c’era più negli ultimi anni. I campionati non li vinci coi nomi, serve lottare sempre per arrivare ai risultati.”
Parlando invece della sua esperienza negli anni nel Livorno, dello spogliatoio e di questo campionato afferma: “Sono stati dieci anni bellissimi con risultati importanti, ci sono stati anche degli episodi difficili per la squadra e per la città, mi voglio ricordare di Morosini che comunque penso che chi in quegli anni è stato qua rimarrà indelebile il suo ricordo e rimarrà nei cuori di tutti, dei momenti negativi che fanno parte di questo percorso che ho avuto a Livorno. Ho l’obbiettivo del record di presenze, ne mancano 31, vediamo se riesco a batterlo. Sono contento che ci siano tifosi amaranto tra i giocatori, ci sono persone che amano davvero questa maglia come Vantaggiato, non passi dalla Serie B all’Eccellenza solo perché può essere solo una cosa economica. Negli anni Livorno è rimasta nel cuore, è importante che ci sia questo fattore di livornesità nello spogliatoio ma non basta solo quello per vincere, in questi campionati oltre alla qualità ci vuole anche cattiveria, grinta e determinazione. Dall’ultima partita che ho giocato in Serie B e che ha portato alla retrocessione ad ora è come se sia passato solo un giorno, sono emozionato per essere di nuovo qui.”
Autore: Lorenzo Palma / Twitter: @Amarantanews
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