Serie B. Don Bosco doppio volto, Piacenza la spunta

29.11.2015 15:50 di  Lorenzo Corradi   vedi letture
Serie B. Don Bosco doppio volto, Piacenza la spunta

Piacenza - Quarantasei punti nei primi 20', diciassette nella seconda metà. Un Don Bosco dal doppio volto paga dazio le amnesie dopo l'intervallo lungo ed a Piacenza cede il passo per 74-63 ponendo fine alla mini striscia vincente di due incontri. Tutto sommato equilibrata la prima frazione, dove al punto a punto iniziale rispondono i piacentini con una logica da motore diesel: un po' di tempo prima di entrare a regime e poi i cavalli cominciano a fare la differenza. Sul 5-8 per il Don Bosco, Gasparin, Infante e Fin portano in dotazione un parziale di 14-2 che sarà determinante per l'esito del parziale, nonostante dall'8' al 10' gli emiliani non centrino più la retina labronica. Da parte sua Livorno non fa molto meglio, se non un tiro da due di Thiam che alleggerisce il peso del distacco (19-12 al 10'). Tuttavia il piglio del Don Bosco nel secondo tempino è perfino da grande squadra: solidità difensiva e precisione estrema in attacco, il perfetto binomio per far girare il vento dalla propria parte. Così al 15' Piacenza ha a malapena 21 punti, mentre Livorno compie una grande rimonta: Perin al 12'25" effettua il sorpasso (21-23), poi Thiam, Creati e Ravazzani mettono addirittura la doppia cifra tra le due compagini (21-31). Piacenza è imbambolata ed anche riprendendo a segnare risale al massimo a -6 per due volte, prima che Perin la punisca con un nuovo missile per il 37-46 di metà incontro. E' veramente difficile dire ciò che succede nel terzo quarto, tanto più se questa frazione fino al 25' non fa che confermare il dominio livornese, nonostante la mano quadrata avesse già iniziato a manifestarsi. Nonostante tutto ciò, Piacenza non si schioda da 37, mentre il Don Bosco tocca 50 punti che è anche il suo massimo vantaggio. Da lì alla sirena gli emiliani guadagnano terreno grazie ad un 15-4 che purtroppo sarà solo l'anticamera di ciò che accadrà nell'ultimo periodo. E' soprattutto Soragna a fare la differenza, segnandone ben otto, anche se sono Gasparin e Sanguinetti a fare gli ultimi quattro (52-54 al 30'). La cosa che rende ancora più amaro il ko, è restare in partita anche quando l'inerzia è tutta dalla parte dei piacentini. Sì, quando Gasparin fa il libero del sorpasso (55-54 al 31'), Livorno non sarà più in grado di replicare, ma fino al 35'31" le sorti non sono per nulla decise (62-60). Uno scatto d'orgoglio, o forse una raschiata al fondo del barile di energie, perché è anche l'ultimo sussulto labronico. Piacenza è una sentenza soprattutto dalla lunetta, mentre il Don Bosco trova solo altri tre punti di Giampaoli. Il migliore per Livorno è senz'altro Ravazzani con 18 punti e 14 rimbalzi, ma se la cava bene anche Perin con 17.