La Serie B resta com'è, almeno per ora

12.09.2018 20:16 di  Carlo Grandi   vedi letture
La Serie B resta com'è, almeno per ora
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© foto di Antonio Vitiello

Livorno – E' arrivato da poco il verdetto del Collegio di garanzia del Coni, tanto atteso ed agognato, sui vari ricorsi presentati contro l'attuale formato della Serie B a 19 squadre.

L'oggetto, manco a dirlo, il blocco dei ripescaggi nella serie cadetta per la stagione in corso, con ben sei società in attesa di essere inserite nell'organico dell'attuale campionato a completamento dell'organico.

E' d'uopo ricordare come lo scorso 13 agosto il commissario straordinario Fabbricini aveva dato il via libera a un cambio di format irrituale visto che, secondo quanto stabilito dall’articolo 50 delle Noif, i campionati possono essere modificati con delibera del Consiglio federale a partire dalla seconda stagione successiva a quella dell’adozione del nuovo regolamento. Da qui le nuove istanze per riportare la B a 22 squadre.

Quanto deciso dalla Lega B quasi un mese fa dunque resta; i ricorsi presentati da Ternana, Catania, Novara e Virtus Entella sono stati tutti respinti, ma la maggioranza che ne ha decretato l'inammissibilità è stata risicata (3 voti a 2) e per giunta ha visto il voto contrario del presidente del Collegio, Franco Frattini.
Lo stesso Frattini ha spiegato il motivo della inammissibilità dei ricorsi sul ripescaggio in Serie B: "Io optavo per un campionato a 22 con l'accoglimento dei ricorsi - ha precisato -. Il collegio ha ritenuto di confermare il torneo a 19 con una pronuncia di inammissibilità in cui si dice che quei ricorsi dovevano essere proposti davanti alla giustizia endofederale, quindi inammissibile per avere sbagliato il giudice a cui andare". Secondo Frattini, i club che ambiscono al ripescaggio (Ternana, Pro Vercelli, Siena, Catania, Novara e Entella) "potranno, se lo vorranno, ripartire davanti al Tribunale federale della Figc e proporre le stesse contestazioni". "La spaccatura nel Collegio? Io non condivido la pronuncia di inammissibilità e ho il dovere di dirlo. Su di me nessuna pressione, credo che il Collegio di Garanzia abbia ragionato su ipotesi molto diverse e queste hanno portato a divergenze che nella storia del Collegio non c'erano mai state".

La partita tuttavia potrebbe non finire qui perché il 13 settembre il Tar del Lazio è chiamato pronunciarsi sul ricorso presentato dall'Avellino per la disparità di trattamento rispetto a Palermo e Lecce ammesse al torneo nonostante sia stata ritenuta illegittima la fideiussione sottoscritta con la Finworld Spa. I legali del club irpino hanno chiesto la riammissione in B e, in alternativa, avanzato la richiesta di risarcimento quantificato in 30 milioni di euro.
Resta da vedere se anche questo ricorso verrà respinto o se al contrario si riavrà l'ammissione della squadra irpina nella serie cadetta (con tutto quello che ne potrebbe derivare dal momento che i lupi hanno visto smantellarsi il precedente organico e ingaggiato giocatori per il prossimo campionato di Serie D).

Svaniscono dunque i sogni di gloria per alcune società che già avevano festeggiato il ripescaggio con largo anticipo; c'è da dire che finalmente si è presa al volo l'occasione di riformare un campionato che negli anni si era rivelato troppo lungo ed economicamente gravoso per le squadre partecipanti, nel solco della linea tenuta negli ultimi anni sul blocco dei ripescaggi.
Quanto questo possa influire sulla sorte della squadra amaranto è presto dirlo: sicuramente meno partite significano un minor dispendio di energie per una squadra in sù con l'età come il Livorno attuale, ma dall'altra parte aumentano la competitività del torneo, che anche quest'anno si sta rivelando estremamente equilibrato.