L'amaro calice della festa guastata

22.02.2015 23:02 di  Renato Pucci  Twitter:    vedi letture
L'amaro calice della festa guastata
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© foto di Federico Gaetano

Livorno - Immeritata e dolorosa sconfitta del Livorno nella partita interna dedicata al Centenario amaranto. Non è servita una prestazione generosa per venire a capo dell'Avellino, squadra tosta, agonisticamente cattiva, ma anche parecchio fortunata. Un vero peccato perché questa battuta d'arresto frustra i tentativi di reinserimento nella lotta per la promozione diretta. Gli uomini di Gelain, pur al cospetto di un avversario molto bravo a difendersi e tatticamente ben disposto in campo, non sono riusciti a concretizzare le numerose occasioni da rete, talune anche clamorose, subendo il gol in una delle rare sortite irpine a causa di un'errata applicazione del fuorigioco. Parlando di tattica non ha convinto la mossa di schierare Belingheri dal primo minuto, così come è parsa evidente la poca spinta proveniente dalle fasce. Nell'arrembante finale di gara è parso evidente quanto fosse importante, per scardinare il muro verde, da un lato la forza di Galabinov e dall'altro la vivacità di Jelenic. Insomma, dispiace dirlo ma le scelte di Gelain hanno lasciato a desiderare. A questo punto non ci resta che bere l'amaro calice della sconfitta ma al tempo stesso ripartire con determinazione fin dalle prossime due trasferte consecutive. Inutile fare calcoli. Si deve cercare di vincere il più possibile. Adelante, Livorno.