Carattere d'acciaio

01.10.2017 20:49 di  Luca Aprea  Twitter:    vedi letture
Carattere d'acciaio
© foto di Federico Gaetano/Tuttolegapro.com

Livorno - La classica partita vietata ai deboli di cuore da consegnare subito alla Storia, almeno quella di questo campionato. Il Livorno a Pontedera ribalta una partita ampiamente compromessa (0-2 a un quarto d’ora dalla fine) e lancia l’ennesimo segnale al campionato. Hombre del partido il brasiliano Murilo che subentrato nell’intervallo ha siglato la tripletta che ha permesso al Livorno di far bottino pieno e conservare la vetta solitaria della classifica.

Per onestà intellettuale va detto che il Livorno, dal punto di vista del gioco, oggi ha fatto un passo indietro. Non è stata la macchina perfetta ammirata contro Lucchese e Alessandria ma una sorta di replica della squadra che ha pareggiato, peraltro sempre al “Mannucci”, contro il Prato. Sprecone nel primo tempo, complice anche la giornata di grazia del portiere granata Contini, il Livorno ha pagato un prezzo carissimo al cospetto del miglior Pontedera della stagione che ha concretizzato al massimo le occasioni avute.

Detto ciò è ovvio che non sempre si può essere al top: quando accade la cosiddetta “grande squadra” deve far emergere altri valori. Il Livorno oggi ha dimostrato di averne in abbondanza. Una squadra dal carattere d’acciaio che non si arrende mai, neanche quando tutto sembra perduto. Un gruppo coeso che rema nella stessa direzione e dove anche quelli che giocano poco si fanno trovare pronti nel momento del bisogno. In tal senso menzione speciale al giovane Pulidori che non ha fatto rimpiangere un “big” come Mazzoni salvando il risultato con una parata strepitosa nel convulso finale.

Queste non sono partite che si vincono per caso. Qui c’è un gruppo di uomini veri che ha sposato integralmente la causa amaranto. I tifosi lo hanno capito e hanno risposto presente (oggi in 1500 in trasferta). Quando a Livorno società, squadra e città sono compatti, son dolori per tutti, campionato avvisato.