Blasone a parte

31.08.2017 18:30 di  Emilio Guardavilla  Twitter:    vedi letture
Blasone a parte
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Piombino - A poche ore dalla chiusura del mercato, il Livorno sta preparando la prima trasferta della stagione sulla scia di una vittoria da considerare morale più che tecnica. È una trasferta, un derby a dirla tutta, in campo neutro perché i lavori di ammodernamento del Lungobisenzio di Prato sono appena iniziati e i gigliati biancocelesti giocheranno fino a marzo a Pontedera, in quell’Ettore Mannucci che già pronunciarlo mette l’acquolina in bocca.

Ci sarà mister Sottil, questa volta di persona, a sedere in panchina e a dirigere una squadra che, per forza di cose, non ha ancora assunto i suoi tratti somatici definitivi. Per la verità, il tecnico piemontese ha dato una bell’impronta alla squadra anche all’esordio col Gavorrano gestendola da remoto con ammirevole autorità ed efficacia. Ce ne voleva: il Livorno ha dimostrato un’inconsistenza di gioco fisiologica e un’apatia tipica di un gruppo ancora in fase di strutturazione. Nella ripresa abbiamo visto un’altra partita, per merito di una reazione emotiva e caratteriale da applauso; ai ragazzi e al mister.

Ad attenderci un Prato reduce da una sonora sconfitta a Viterbo e, per tanto, voglioso di ben figurare almeno nella prima partita interna, anche se non proprio tra le mura amiche. Una squadra giovane che corre, costruisce e finalizza, e che ha dimostrato di avere le carte in regola per poter dire la sua in questo girone. Blasone a parte, sarà una battaglia ad armi pari in cui prevarrà chi, con umiltà, doserà meglio testa e cuore; proprio come è successo domenica scorsa.