Battuta d’arresto con l’Alessandria

28.01.2018 21:27 di  Chiara Lucchesi  Twitter:    vedi letture
Battuta d’arresto con l’Alessandria
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© foto di Federico Gaetano

Livorno - Otto secondi. Tanto è bastato all’Alessandria per andare in rete oggi all’Armando Picchi e per far subire al Livorno capolista la prima sconfitta tra le mura amiche. Gonzales ha gelato tutti con una rete fulminea e poi non c’è stato più niente da fare. A dire la verità specialmente nel  primo tempo gli amaranto hanno creato gioco, fatto tanto possesso palla ma non sono riusciti a portare la partita sui binari che avrebbero voluto. Non è cosa poco nota, il campionato è lungo e un momento di calo ci può stare, specialmente dopo la sosta lunga. Il mercato poi con tutte le sue voci su chi va e chi viene destabilizza e non poco. Ma il calcio è anche questo. Il Livorno non ha giocato male, il problema è che per l’ennesima volta si è trovato in svantaggio e rimettere in piedi le partite non è sempre facile, anzi. Ma la “ fortuna” che tanti additano al Livorno anche stasera ci ha messo lo zampino. Siena e Pisa, le dirette inseguitrici hanno pareggiato e pertanto la distanza in classifica è rimasta quasi immutata. Inoltre i nuovi innesti di mercato devono ancora ingranare e potranno certamente dare un apporto positivo al cammino amaranto. Non vanno dimenticate poi le parole del Presidente che lasciano trasparire un ritrovato entusiasmo. E ultimo ma non meno importante, la squadra può sempre contare su un pubblico che anche se a volte sembra scoraggiarsi di fronte ad una prestazione sbagliata, non abbandona mai gli amati colori della maglia e non lo farà fino alla fine. Sottil ha predicato calma e insieme a Mazzoni ha detto che serve un pizzico di cattiveria agonistica in più ma senza fare tragedie per la sconfitta sottolineando la buona prestazione della squadra.Quindi una battuta di arresto può capitare, basta reagire e sapere che la strada è ancora lunga e che se si guarda ad un unico obiettivo tutto è possibile. Senza scoraggiarsi, mai, ma affrontando anche le burrasche come sa fare bene la gente di mare.