Ombre e luci

01.02.2017 16:44 di  Davide Lanzillo  Twitter:    vedi letture
Ombre e luci
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© foto di Federico Gaetano/Tuttolegapro.com
Livorno - Cala il sipario. Anche questa sessione di mercato è giunta al termine e, puntualmente, inizia il tempo dei bilanci. C’è chi potrà ritenersi rafforzato, chi indebolito, chi sarà rimasto sostanzialmente privo di particolari mutamenti. E il Livorno? Beh, questa volta più che mai dare un giudizio netto risulta impresa ardua. Mettiamola così: fino al 29 gennaio il bilancio poteva considerarsi più che positivo, con l’arrivo di rinforzi importanti per la categoria, come Franco e, soprattutto, Valiani, un top player a questi livelli. Poi però è arrivata quella maledetta partita con il Como, con una serie di gravi infortuni piovuti a raffica che hanno completamente stravolto i piani ed il futuro di una squadra che stava viaggiando a vele spiegate. I crack di Rossini, di Gonnelli, di Cellini e di Vantaggiato hanno costretto la società a intervenire pesantemente sul mercato, quando alla sua chiusura mancavano ormai solamente poche ore. A ciò si è aggiunta la partenza di Jelenic, giocatore fondamentale negli equilibri di mister Foscarini. Insomma, cinque giocatori persi definitivamente o quasi in un batter di ciglia. Ed ecco allora che gli ultimi due giorni di mercato, inizialmente previsti da passare in relativa tranquillità, hanno assunto un’importanza assoluta per le sorti di questa lunga stagione. Gli arrivi non sono mancati: si sono accasati al Livorno infatti il difensore Maikol Benassi (proveniente dal Parma a titolo definitivo), l’esterno Iacopo Galli (in prestito dallo Spezia via Crotone, società che ne detiene il cartellino) e l’attaccante Caetano Prosperi Calil (in prestito dal Catania). Ma basterà a colmare le lacune create dai violenti colpi inferti dalla malasorte? Difficile dirlo. Un dato sembra essere però oggettivo: la coperta appare corta, un po’ in tutti i settori. Va detto però che ritrovarsi a dover operare in maniera così massiccia in così poco tempo era impresa oggettivamente difficile, per tutti. Certo, qualcosa in più si poteva comunque fare, soprattutto in difesa, dove gli infortuni del titolarissimo Gonnelli e della prima alternativa Rossini (a cui si aggiungono i ricorrenti problemini fisici in cui incorre Gasbarro) avrebbero necessitato un intervento più deciso, cui difficilmente potrà ovviare il solo arrivo di Benassi. E qualcosa sarebbe servito anche a centrocampo, ma in questo caso la società non ha colpe: l’accordo per il promettente Palumbo era stato raggiunto, sia con il giocatore, sia con la Ternana. Ma a far saltare il banco è stato il mancato arrivo in Umbria di Romizi dal Bari, che ha costretto la società rossoverde a bloccare la partenza del calciatore. In attacco era invece obiettivamente difficile chiedere qualcosa di più alla società: è infatti arrivato un giocatore di talento puro, che in questa categoria, eccezion fatta per la prima parte di questo campionato, ha sempre fatto vedere ottime cose. Basti pensare alle 16 reti realizzate con la maglia della Salernitana nella stagione 2014-15, o anche agli 11 gol messi a segno nel passato torneo con il Catania. Insomma, un mercato fra luci ed ombre, in cui si poteva fare meglio, ma anche peggio. E stavolta a far emergere delle ombre hanno influito pesantemente i colpi di una sorte mai come quest’anno così avversa.