Eccellenza. Cavalli, Pro Livorno: "Abbiamo diritto di giocare allo stadio"

04.10.2022 20:07 di  Marco Ceccarini   vedi letture
Davide Cavalli
Davide Cavalli

Livorno - In una video intervista pubblicata sulla pagina Facebook della società Pro Livorno Sorgenti, il direttore generale della stessa società, Davide Cavalli, nel dopo gara del match interno pareggiato dalla Pro Livorno contro il River Pieve, ha puntato il dito contro il terreno di gioco del campo sportivo Magnozzi, da lui definito “un gabbione buono per coltivarci le patate”.

“A prescindere dal risultato (finale 1 a 1, ndr) che sinceramente lascia l’amaro in bocca dico che durante la settimana ci alleniamo con grandissima professionalità al centro Coni di Tirrenia, niente da dire ai ragazzi e al mister (Ciricosta, ndr). Dico soltanto che è una mancanza di rispetto enorme nei confronti della Pro Livorno farci giocare in un gabbione di calcio dove ci si può fare le patate. Non si può giocare a calcio qui. Avete visto che il pallone rimbalzava malissimo. La squadra è stata invece costruita da noi in maniera tecnica e anche fisica”.

Il terreno di gioco del Magnozzi, secondo Cavalli, vanifica tutto. Inoltre il direttore generale biancoverde ha posto l’accento sul fatto che il terreno delle Sorgenti, oltre ad ospitare le partite casalinghe della Pro Livorno, è utilizzato durante la settimana come campo di allenamento e di gioco da altre squadre (anche la prima squadra del Livorno tra l’altro si allena al Magnozzi, ndr).

“In settimana, in allenamento, la squadra va benissimo e gioca con entusiasmo, la domenica invece gioca con la paura di sbagliare un appoggio e di fare la giocata giusta”. E ancora: “E’ tristissimo il fatto che ci obblighino a giocare qui. Non si può giocare qui. Siamo appena al 2 ottobre. Tra qualche settimana sarà impensabile. E’ una cosa veramente brutta. Qualcuno deve riflettere”.

Il direttore generale, rispondendo alle domande di Dario Serpan, ha infine avanzato una richiesta: “Non si possono allenare tutti gli altri prima di noi e poi arrivare noi, ultimi del carro, a giocare qua. Noi, secondo me, abbiamo il diritto di giocare allo stadio. L’ho detto all’inizio e lo avevo detto già a fine stagione l’anno scorso e non c’era nessun ostacolo, quindi noi abbiamo diritto di giocare allo stadio (il proprietario è il Comune, ndr)”.

Infine, la chiosa: “Fuori casa, è vero, giochiamo su campi di Eccellenza, ma proprio per questo potevamo sfruttare le partite casalinghe per giocare nel modo adatto a far esprimere tutto il potenziale della squadra. Si tratta della stessa squadra che abbiamo costruito in accordo con altri signori che fanno parte di questa società”.