Un Livorno anonimo

31.10.2016 08:34 di Luca Aprea Twitter:    vedi letture
Un Livorno anonimo
© foto di Federico Gaetano

Livorno – No, non può essere un punto guadagnato. Nonostante il rigore parato da uno strepitoso Mazzoni abbia evitato la sconfitta il pareggio colto dal Livorno sul campo della Viterbese non può e non deve essere salutato come un risultato positivo. Anzi, il fatto che si debba rendere (giustamente) merito al proprio portiere la dice lunga sull'andamento del match.

Doveva essere l'ennesima partita della svolta. Non c'è stata, non si è vista. Il gioco latita, i gol arrivano con il contagocce, i risultati scarseggiano e la classifica è a dir poco avvilente. La panchina di Foscarini, peraltro l'ultimo dei colpevoli, comincia ad accusare piccole ma significative crepe. Il campionato del Livorno fino a questo momento è una navigazione piatta che sembra viaggiare nell'anonimato più totale.

Qualche piccolo miglioramento, per carità, si è anche visto ma è davvero troppo poco. Serve più cattiveria, più personalità. Questo gruppo ha “senatori” che ne hanno da vendere. Devono tirarla fuori e trasmetterla ai tanti giovani presenti in rosa. Siamo il Livorno e con tutto il rispetto non si può aver paura della Viterbese o sorridere perché “si è preso un punto su un campo ostico”. Questa squadra, al netto degli infortuni a raffica, può e deve dare di più.

Domenica al “Picchi” arriva il Prato fanalino di coda e non ci sono scuse che tengano, mancare i tre punti anche nel prossimo turno sarebbe davvero troppo.