Tornare alla vittoria

10.02.2017 19:44 di Davide Lanzillo Twitter:    vedi letture
Tornare alla vittoria
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© foto di Francesco Inzitari/ILoveGiana
Livorno - Tornare alla vittoria. È questo l’imperativo in casa amaranto dopo le ultime tormentate settimane. Quella assurda partita con il Como, con la sua devastante eredità di decimazione dell’organico, è ormai alle spalle, e gli uomini di Foscarini hanno già dimostrato di essere in grado di ripartire, con rabbia, con carattere, con cuore. Prendete la partita di Lucca: al Porta Elisa i rossoneri ci attendevano con il sangue agli occhi, in quella che, per loro, era la partita dell’anno, su un campo ai limiti della praticabilità. Sarebbe stato semplice, in fondo, incassare una nuova sconfitta, tanto le attenuanti c’erano tutte: gara difficile, ambiente caldo, tanti nuovi giocatori appena arrivati in campo, terreno di gioco infame. Ma gli uomini di Foscarini hanno scelto di intraprendere un’altra via, più difficile e non sempre così scontata, rimboccarsi le maniche e lottare. Come prima, più di prima. Uno spirito gagliardo, fiero, proprio come piace dalle nostre parti. E non è un caso che la tifoseria amaranto si sia riavvicinata calorosamente a questa squadra, ritrovando l’entusiasmo di seguire i propri beniamini anche lontano dal Picchi. Ma è proprio dal Picchi, dal nostro vecchio e amato stadio, che dovrà riprendere la corsa della truppa amaranto, corsa bruscamente interrottasi due settimane fa. Due impegni interni attendono infatti il Livorno, due sfide che potrebbero rappresentare un nuovo crocevia nella stagione: prima l’Olbia, poi la Giana Erminio. Obiettivo? Ovvio, sei punti. E poi torneremo a dare una nuova occhiata alla classifica: perché se è vero che il primo posto sembra essere ormai sfuggito quasi definitivamente di mano, la seconda piazza appare pienamente alla portata. Certo, non sarà facile: Cremonese e Arezzo saranno avversarie toste e agguerrite, che difficilmente molleranno la presa. Ma noi sappiamo di poter contare su un gruppo che darà l’anima fino all’ultimo minuto dell’ultima partita. E questo già ci basta.