Se son rose, fioriranno

25.01.2019 09:47 di Marco Ceccarini   vedi letture
Se son rose, fioriranno
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Livorno – Al tavolo delle trattative, come anticipato ieri da Amaranta.it, c'erano Aldo Spinelli e Mirco Peiani a capo dei rispettivi gruppi. Con loro, a Genova, il figlio del patron amaranto ed attuale amministratore delegato Roberto Spinelli da una parte, l'ex presidente della Compagnia portuali Roberto Piccini e l'ex parlamentare Marco Susini dall'altra. L'accordo di massima, al momento verbale, prevede che la Promo Livorno, la società nata per iniziativa di Mirco Peiani, acquisti il 40 per cento delle quote societarie, mentre il 60 per cento resterebbe nelle mani della famiglia Spinelli, che dunque manterrebbe la guida del club. Nella giornata di ieri si era diffusa anche la voce che la governance, ovvero la gestione societaria, potesse passare nelle mani della Promo Livorno, ma l'ipotesi è stata smentita e in serata si è capito che resterà nelle mani dell'attuale proprietà, in prospettiva socia di maggioranza, con Aldo Spinelli presidente e il figlio Roberto Spinelli amministratore delegato, cioè nei ruoli ricoperti fino ad ora.

E' chiaro che, essendo la situazione in piena evoluzione e non essendoci ancora niente di scritto, il condizionale è d'obbligo. Ma si apprende che la Promo Livorno, che ha in Mirco Peiani il suo amministratore delegato, starebbe completando la proposta di acquisto, che dovrebbe essere presentata nel giro di due o tre giorni. Si parla di un milione o poco più, forse un milione e mezzo, per acquisire il 40 per cento delle quote. E' il caso di dire che se sono rose, fioriranno.

Una volta che la Promo Livorno confermerà quanto illustrato ieri ed entrerà in società come socia di minoranza accanto al Gruppo Spinelli, si andrà a definire il nuovo assetto societario. Roberto Piccini, che già è stato dirigente del Livorno, sarà nominato nuovo direttore generale. Marco Susini, invece, si occuperà di relazioni esterne e del rapporto con i soci della Promo Livorno e con coloro che desiderano gettarsi in questa avventura. Mirco Peiani, direttore generale uscente, sarà il riferimento del socio di minoranza all'interno della nuova composizione societaria.

Anche se la notizia non è stata confermata, nel corso del vertice genovese ci sarebbe stata inoltre una sorta di promessa, da parte della Promo Livorno, di rilevare il restante 60 per cento entro un periodo di un anno, un anno e mezzo, a partire dalla sottoscrizione dell'accordo. La notizia, dicevamo, non è stata confermata, ma neppure smentita. L'obiettivo comune sembra essere la cessione dell'intero pacchetto azionario. Occorre vedere come si potrà costruire, se si potrà costruire, questa prospettiva.

La Promo Livorno, come detto, avrebbe avanzato una cifra di poco superiore al milione di euro. La cordata comprende, seppure in forme diverse, una dozzina di imprenditori o società locali. Un aspetto, questo, di grande rilievo, perché se è vero che siamo ancora ij una fase interlocutoria, è vero anche che per la prima volta, dopo circa trent'anni, degli imprenditori livornesi manifestano l'interesse ad entrare nella società calcistica del Livorno. Non è da escludere, se tutto avrà un futuro, che si escogiti una forma di partecipazione per i tifosi. Al momento la Promo Livorno appare costituita da soggetti od imprenditori che operano nell'ambito del porto e delle attività marittime di Livorno.