Personalità e simpatia

18.03.2015 19:16 di Nicola Marra Twitter:    vedi letture
Personalità e simpatia

Tirrenia - Aria di novità al centro Coni di Tirrenia, dove, dopo il regno turbolento di Gautieri, e quello breve di Gelain, inizia quello di Christian Panucci, uno che, numeri alla mano, di calcio un po' se ne intende.

Che la figura di Panucci sia la più carismatica nel dopo Nicola non ci sono dubbi, e pure dal tecnico torinese si distingue. Mentre quest'ultimo faceva della cultura la sua arma in più, Panucci sembra più uno  che ride, scherza, che si mostra sicuro di sé. E questa, può essere un'arma importante. Perché la convinzione nei propri mezzi, a volte, fa la differenza fra una vittoria e una sconfitta. Colui che osa, consapevole delle proprie possibilità, arriva dove altri indugerebbero ad andare. Questo emerge in conferenza. Sa che può far bene con una squadra importante, e non si pone limiti. Si gioca qualche frase "banale", della serie "aspettavo da tempo Livorno", ma in questo caso spezziamo una lancia in favore del mister dicendo che forse, più che frasi banali, sono le ovvie risposte a domande veramente banali. Non appena entrato in sala, saluta tutti con una stretta di mano e un sorriso caloroso, sincero. Che è felice, si vede da subito. Panucci è abituato a lavorare in TV, sa cosa vuol dire farsi piacere allo spettatore. E diciamocela tutta, oggi ci è riuscito benissimo. Se poi alla simpatia, ci aggiungiamo la determinazione e il carattere peperino che tutti conoscono, il mix è perfetto. A Livorno è un idolo, perché lui, Panucci, potrà essere quello che si fa rispettare nello spogliatoio, quella voce grossa che secondo tanti mancava. Ma si sa, un dio è tale fino a che non viene ferito, e alla prima sconfitta i mugugni torneranno. Ma non siamo qua per fare i maghi. Non scriveremo "con Panucci sarà Serie A" o "con Panucci le cose peggioreranno". L'impressione è buona. E questo riportiamo perché chi ha partecipato alla conferenza stampa è uscito convinto dalle parole del mister. Ci prendiamo infine qualche riga giusta per salutare Ezio Gelain, un uomo che ha vissuto Livorno in questi ultimi anni e che tanto bene ha portato alla nostra città. Prima con la salvezza da vice Perotti, poi con la promozione assieme a Davide Nicola e infine grazie a quello che di buono ha fatto con la primavera amaranto. E dopotutto, pure questa sua avventura da tecnico non era partita male. Ma il calcio è così, e a mister Gelain va un augurio per un proseguo di carriera ricco di soddisfazioni. 

Tornando al presente, chi sarà e dove arriverà Panucci lo scopriremo insieme, giornalisti e tifosi. Nel frattempo, pensiamo al sorriso dell'allenatore savonese, e cataloghiamolo così, un mister simpatico e molto determinato.