L'unione fa la forza, anche nel basket

22.06.2015 14:15 di Max Landi Twitter:    vedi letture
L'unione fa la forza, anche nel basket

Livorno – Ad ormai sei anni dall’ultima apparizione nella pallacanestro che conta – ultima partita, ultimo turno del campionato di Legadue 2008-09 Basket Livorno contro Reggio Emilia con vittoria livornese proprio su quella Reggio Emilia che in questi giorni si sta giocando lo scudetto 2014-15 – viene automatico fare un’analisi sulla situazione della pallacanestro cittadina. Sicuramente il movimento cestistico sta passando un momento di “stanca” dove per “stanca” intendo un periodo su calma piatta in cui non sta accadendo niente. Pensate che l’anno scorso noi livornesi non siamo stati capaci di mettere insieme i soldi (se non ricordo male circa 30 mila euro, ndr) per ospitare l’All Star Game dove si sfidano i migliori giocatori stranieri della Lega A contro la Nazionale italiana. Un evento che poteva e potrebbe essere utile a rilanciare una piazza storica come la nostra. Sono sicuramente lontani i tempi in cui Livorno era la Basket City italiana dove si sfidavano per supremazia cittadina la Libertas e la Pallacanestro Livorno.

Eppure, proprio per questo, perché non pensare in grande di nuovo? E poi, oltretutto, con un impianto come il Modigliani Forum, creato proprio per la pallacanestro e che ormai non è più utilizzato per questo sport e che mezza Italia ci invidia!

In questo preciso momento storico il movimento cestistico nostrano è troppo frammentato e poco unito. Nel massimo del suo splendore a Livorno esistevano due grandi società con una serie di piccole società satelliti che sfornavano campioni a non finire. Perché allora non riunire le forza per il bene comune e cercare di risalire la china per tornare a splendere? Pensate a Sassari e Reggio Emilia. Alcuni anni fa erano o rischiavano di arrivare nella nostra stessa situazione ed invece, rimboccandosi le maniche, oggi si stanno sfidando per lo scudetto. Ed allora che fare? Riunire le forze, tutte, comprese quelle economiche, e non necessariamente in una unica formazione di vertice, ma anche in un paio, per cercare di creare quel clima che ci ha resi grandi trent’anni fa. Come disse un vecchio saggio: l’unione fa la forza.