Il campionato più imprevedibile

14.06.2018 22:52 di  Marco Girolami  Twitter:    vedi letture
Il campionato più imprevedibile

Livorno - Se in qualsiasi campionato chi meglio compone la spina dorsale della squadra più posizioni in classifica scala, la Serie B sfugge ad ogni logica ed anche da questo concetto basilare.

Nel campionato appena terminato, anche se manca l'ultima sfida di playoff tra Palermo e Frosinone, l’equilibrio e’stato tale che dalla terz’ultima in classifica, la retrocessa Novara ,ed il Perugia che ha occupato l’ultima posizione valida per gli spareggi promozione,c’è stato un divario di soli 16 punti. Punti che dividono l’inferno dal paradiso. E di riflesso, Empoli a parte, ogni squadra ha lottato per tutta la stagione per raggiungere un’obbiettivo o sfuggire da posizioni pericolanti. 

Per affrontare una stagione così lunga ed imprevedibile è fondamentale affidarsi sin dai primi giorni del ritiro ad una squadra pressoché definitiva sulla quale poter lavorare e programmare le estenuanti 42 giornate della regular season.

Un ottimo mix di esperienza con giovani di prospettiva e gamba dovrebbero esser alla base di ogni squadra ma ciò non rende immuni da spiacevoli sorprese.

Basti pensare alla Ternana  che nelle proprie file poteva vantare bomber Montalto (20 reti) Tremolada (12 reti) e giocatori di peso come Gasparetto,Defendi e nonostante ciò è risultata la cenerentola del campionato. Così come il Novara che pur schierando giocatori come  Puscas Macheda e Moscati non e’ riuscito a sfuggire all’incubo della serie C. 

Per questo sarà fondamentale per il Livorno riuscire in maniera decisa a definire quanto prima l’ossatura della squadra da presentare al ritiro.

La riconferma di mister Sottil legata all’entusiasmo della piazza per la riconquista della serie B, sono due validi motivi per programmare in maniera oculata ed intelligente il prossimo campionato. Si parte da una base valida e solida di giocatori ai quali però andranno necessariamente aggiunti almeno due attaccanti di peso affidabili in zona goal da affiancare al giovane Murilo. Così come sarà importante indovinare due centrocampisti capaci di togliere con una giocata le castagne dal fuoco quando le punte saranno in giornata no. Non sarà semplice ma necessario. E confidiamo nei dirigenti amaranto di permettere a mister Sottil di giocarsi le proprie carte nel miglior modo possibile nell’anno del suo esordio nella serie cadetta.

L’equilibrio e la pazzia del campionato di B non permettono errori. Una linea sottile divide il sogno promozione dall’incubo retrocessione. Chi meno sbaglia più godrà.