Fortunati e vincenti

22.10.2017 23:00 di  Luca Aprea  Twitter:    vedi letture
Fortunati e vincenti
© foto di Federico Gaetano/Tuttolegapro.com

Livorno – Il peggior Livorno della stagione conquista tre punti fondamentali al cospetto della sempre ostica Giana Erminio, di gran lunga la miglior squadra vista all'Ardenza in questo avvio di stagione. Lo diciamo subito a scanso di equivoci: se c'era una squadra che meritava di uscire dal campo con i tre punti in saccoccia questa non era il Livorno. I biancocelesti hanno giocato, specie nel primo tempo, una partita di spessore mostrando gioco e personalità. Il gol del vantaggio di Iovine, arrivato poco dopo una clamorosa traversa centrata dallo stesso giocatore pochi minuti prima, è stata la naturale conseguenza di un primo tempo ampiamente dominato dagli ospiti. Il pareggio del Livorno, arrivato provvidenzialmente al tramonto della prima frazione di gara con Doumbia, è stato casuale ma fondamentale.

Nell'intervallo Sottil ha probabilmente fatto tremare, giustamente, le pareti dello spogliatoio e nella ripresa il Livorno è tornato in campo con ben altro piglio. E se la manovra, pur migliorata, non è apparsa quella dei giorni migliori, la squadra ha comunque alzato il baricentro e i ritmi del motore, rendendosi più volte pericolosa. Tuttavia la Giana non si è disunita e anche quando la Nord si è fatta sentire per trascinare gli amaranto ha saputo far male. Ma non ha concretizzato. E il calcio, si sa, è fatto di episodi. Sono loro a far girare la ruota e a decretare il confine tra successo e sconfitta. E così quando Marotta da due passi di testa ha centrato il secondo legno di giornata il destino dei ragazzi arrivati da Gorgonzola è apparso segnato. E quando Murilo (tanto letale da subentrato quanto inconcludente da titolare) poco dopo ha scagliato in rete con tutta la rabbia che aveva in corpo il gol del 2-1, tutto si è compiuto. La Giana ha provato a ribaltare la sfortuna con corsa, cuore e generosità, il Livorno, come accaduto altre volte in questa stagione, ha mostrato più di un limite nella gestione del risultato. A salvarlo, stavolta, è stata una questione di millimetri: quelli in fuorigioco di Okyere, provvidenzialmente segnalato dal guardalinee, e quelli che hanno spinto di un soffio a lato il pallone calciato sempre da Okyere all'ultimo tuffo.

Il Livorno può così festeggiare una vittoria insperata con una consapevolezza da mormorare sotto voce: quando vinci una partita del genere forse gli Dei del Calcio ti hanno messo una mano sulla spalla. Evidentemente anche loro hanno capito di aver esagerato con gli amaranto negli ultimi tempi. Adesso, però, è necessario riprendere a correre con le proprie gambe. Non sempre andrà così bene.