È ancora lunga...

26.09.2018 19:44 di Luca Aprea Twitter:    vedi letture
È ancora lunga...
© foto di Giuseppe Scialla

Partiamo dalla fine. Il campionato di Serie B è lungo, siamo appena a settembre e c'è tutto il tempo per rimediare e raddrizzare la rotta. Nessun dramma. Questa è la base da cui ripartire. Detto questo però è impossibile far finta di niente dopo l'umiliazione subita dal Livorno martedì sera al “Picchi”. Il successo del Lecce, una neopromossa proprio come gli amaranto, è stato netto e lo 0-3 finale alla fine quasi sta stretto ai salentini che, va riconosciuto, avrebbero potuto vincere con uno scarto ben più rotondo.

Nonostante il risultato positivo qualche avvisaglia era arrivata già da Cosenza dove lo stesso Lucarelli non aveva avuto problemi ad ammettere che quella del San Vito era stata, dal punto di vista del gioco, la peggior prestazione stagionale. Un pizzico di fortuna nel rimanere in partita, una bella reazione e arrivò un prezioso pareggio. Ma la reazione può salvarti una volta, due ma alla fine i valori emergono. E il Lecce, come ha detto a fine partita mister Liverani, ha avuto davvero vita facile. Troppo facile.

Il Livorno deve salvarsi e non sarà facile, se qualcuno si era illuso questo durissimo inizio di campionato ha riportato tutti alla realtà. Ci sarà da soffrire, e molto. Ma può davvero essere questo il vero Livorno? No, ovviamente. A Pescara gli amaranto sono stati imprecisi e sfortunati ma nel complesso hanno disputato una buona partita e avrebbero meritato il pari. Cosa apparsa ancora più evidente il match perso in casa contro il Crotone dove i calabresi sono stati tenuti in piedi dalle prodezze del proprio portiere e da una panchina lunga. Una gara che il Livorno avrebbe ampiamente meritato di vincere.

Sì, perché questa squadra, con tutti i suoi limiti (e qui si andrebbe ad aprire un altro discorso, ben più lungo, che prima di gennaio non ha senso affrontare) ha dei valori: Diamanti ha dimostrato di essere un lusso per la serie cadetta e dev'essere messo in condizione di fare sempre la differenza e gestito al meglio. Tra i pali abbiamo uno dei migliori portieri della categoria. Sugli esterni Fazzi e soprattutto Porcino hanno fatto vedere di poterci stare alla grande. In mezzo, complice forse la preparazione pesante, Luci e Valiani stanno facendo molta fatica. Devono trovare al più presto la migliore condizione. In attacco Murilo ha una grande occasione per mostrare tutto il suo valore. Con la testa giusta il brasiliano ha le doti per essere il terminale del gioco amaranto.

Capitolo a parte per il mister. Cristiano Lucarelli è il primo tifoso di questa squadra e dopo una partita come quella di martedì sicuramente non avrà chiuso occhio. E' un tecnico esordiente e non va dimenticato, anche lui deve prendere le misure a un campionato che, da allenatore, conosce poco. Ma se c'è un uomo (anzi due, considerando anche Igor Protti) che può dare la scossa e suonare la carica aizzando squadra, tifosi e società a remare tutti insieme dalla stessa parte è proprio lui.

E allora via i musi lunghi. Come ha ricordato Alino Diamanti dopo la sconfitta contro i pugliesi “il calcio non è solo tattica e tecnica, è entusiasmo, è il gioco più bello del mondo. Quando si scende in campo, non dobbiamo avere paura, ci deve essere la consapevolezza delle proprie qualità e del lavoro fatto in allenamento, non bisogna aver timore. Serve più spensieratezza”. Parole sagge. Ripartiamo da qui. C'è tutto un campionato da giocare.