Buona prestazione ma ci sono ancora troppi errori

14.11.2015 22:41 di  Chiara Lucchesi  Twitter:    vedi letture
Buona prestazione ma ci sono ancora troppi errori
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Livorno- Non è facile tornare a parlare di calcio quando negli occhi tornano continuamente le immagini degli attacchi che hanno terrorizzato Parigi e l'Occidente intero. E anche la giornata di campionato che oggi ha visto Livorno e Vicenza giocare l'anticipo non può avere commenti se non a partire da quanto successo subito prima del match. La bandiera francese stesa in mezzo al campo e le note della Marsigliese che hanno invaso l'Armando Picchi hanno per un momento eliminato le differenze tra le due tifoserie e tra le persone che erano presenti allo stadio. Episodi che devono farci riflettere e che non possono limitarsi ad un semplice contraccolpo emotivo.
Ma il nostro lavoro e' occuparci di calcio adesso e del cammino degli amaranto in particolare. 
La settimana vissuta dalla compagine labronica non è  stata certo facile dopo la pessima figura rimediata a Vercelli. 
Mister Panucci ha lavorato tutta la settimana per istigare fuori dai suoi la voglia di riscatto e per come si erano messe le cose sembrava esserci riuscito dal momento che ad inizio della seconda frazione di gioco il Livorno ha insaccato nella rete vicentina portandosi in vantaggio.
Poi il Blackout. Neanche un minuto dopo ancora un errore su una rimessa laterale ha portato al pareggio dei biancorossi che hanno preso coraggio e sono andati in vantaggio prima della mezz'ora. 
Ancora una volta, dicevamo, un errore banale che era già costato agli amaranto la perdita di punti preziosi contro il Cesena e contro la Pro Vercelli. Il mister nelle scorse settimane ha dedicato buona parte del lavoro settimanale alla fase difensiva, adesso ha già dichiarato che passerà del tempo a lavorare sulle situazioni che possono nascere da fallo laterale. 
L'aspetto positivo e' la capacità  che hanno avuto i ragazzi di rimettere in piedi la partita e di riuscire ad acciuffare un pareggio che muove la classifica.
Lo sappiamo, la squadra e' giovane, non è stata assemblata per vincere la competizione, ma questo campionato di B ha fatti vedere in più occasioni che anche le squadre costruite per vincere hanno subito battute di arresto in diverse occasioni e che anche gli amaranto possono stare la davanti a giocarsela. 
Torna in campo quindi l'unica medicina, ovvero quella cultura del lavoro e del sacrificio spesso professata da Panucci e che è l'unica cosa che può essere utile per la crescita di questi ragazzi.
Lavorare, dunque, per risolvere quei problemi piccoli o grandi che siano  per migliorare e evitare gli errori che hanno fatto lasciare ai labronici un po' troppi punti per strada.