Abisso amaranto

27.01.2020 23:38 di David Mosseri Twitter:    vedi letture
Abisso amaranto
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Livorno - Quando guardi a lungo in un abisso, anche l'abisso guarderà dentro di te.
Questa frase di nicciana memoria (il riferimento è al filosofo tedesco Friedrich Nietzsche, ndr) rende, a nostro avviso, bene il baratro vissuto dagli amaranto. Un abisso senza fine. L’ennesima sconfitta di stasera, lunedì 27 gennaio, al Curi contro il Perugia del figliol prodigo Serse Cosmi spegne in maniera probabilmente definitiva le residue e flebili speranze del Livorno.

Non ci sono scuse, non ci si può appellare alla sfortuna, alle squalifiche, agli infortuni. Questa è una stagione sportivamente maledetta con una squadra mal costruita e una società perennemente indecisa sul da farsi: vendere, non vendere, intervenire sul mercato oppure no.

Inutile farsi illusioni. La zona play out è lontana 10 punti e non si intravede né come la squadra possa uscire dal tunnel e né da parte della società possibili interventi risolutori con acquisti mirati negli ultimi giorni di mercato. E allora ciò che serve, ciò che si chiede, è almeno la chiarezza sul futuro. Ci pare davvero il minimo nei confronti della piazza.