Eccellenza. Piombino in crisi, il Cenaia vince 1 a 2 al Magona

Piombino – Si chiude malissimo il 2017 dell’Atletico Piombino. I neroazzurri infatti nell’ultima gara dell’anno solare, la numero due del girone di ritorno, cadono al cospetto di un Cenaia, rimasto in dieci per più di un tempo. A differenza però dell’ultima sconfitta di Fucecchio, il Piombino questa volta non viene rimontato, ma è costretto a rincorrere: all’8’ infatti, il Cenaia va in vantaggio con Ghelardoni, bravo a depositare in rete il bell’assist dell’ex di turno Montecalvo. Sotto di un gol ovviamente, gli uomini di Miano cercano la reazione ma faticano a trovare concretamente la porta. L’occasione arriva al 37’ quando l’estremo difensore ospite Doveri frana addosso a Papa in area di rigore: Doveri viene espulso per doppia ammonizione, e Fatticcioni realizza dal dischetto il penalty che vale l’1 a 1. Nel secondo tempo, con un uomo in più, i padroni di casa tengono saldamente in mano il pallino del gioco, e in almeno due occasioni sfiorano la rete del sorpasso pur non mostrando la fluidità nella manovra di gioco, come nelle settimane precedenti. Al 27' della ripresa però, dagli sviluppi di un calcio piazzato arriva la beffa, con i pisani che segnano con Petri, che ribatte in rete la palla, dopo la traversa di Signorini. Nel finale il Piombino, alla ricerca del pari, si disunisce e non riesce a mettere seriamente paura al Cenaia, che dunque esce dal Magona con l’intera posta in palio.

Atletico Piombino-Cenaia 1-2

Atletico Piombino: Rizzato, Cecchini, Quarta, Gherardini, Fatticcioni, Rocchiccioli T., Catalano, Serri (36’st Luci), Papa, Barbieri, Rocchiccioli I. (23’st Fanciulli). A disp: Pagliuchi, Cecchini, Grotti, Lici, Barozzi. All. Miano

Cenaia: Doveri, Del Gratta, Cecchetti, Gamba, Giari, Signorini, Petri, Montecalvo (31’st Fabbrini), Bruzzone, Ghelardoni, Pellegrini (37′ Serafini). A disp: Dalla Valle, Sorrentino, Vaglini, Sardi, Maiorana. All. Macelloni

Reti: 8′ Ghelardoni, 40′ rig. Fatticcioni, 27’st Petri

Arbitro: Cevenini di Siena, (Berria di Livorno e Rullo di Grosseto)